Farmaci biosimilari - Le regole base
Il paziente ha diritto:
- di essere pienamente informato sul farmaco che assume. Il farmaco biologico e biosimilare avendo origine da organismi viventi, ad esempio cellule vive modificate per mezzo di biotecnologie puo’ essere rifiutato da pazienti che seguono alcune teorie filosofiche o religiose
- di essere informato delle controindicazioni, modalità d’uso ed effetti collaterali attesi con indicazione di quelli che potrebbero compromettere l’attenzione alla guida, stili di vita ed interazioni con altre sostanze e/o alimenti
- ad essere monitorato negli effetti collaterali ed a visite accurate
- di sapere il nome commerciale del farmaco che gli viene somministrato ed ogni variazione. In base alle raccomandazioni di tutti gli enti regolatori, tutti i medicinali biologici (compresi i biosimilari) devono essere prescritti con il loro nome commerciale (marca) e non con il loro nome generico
- il cambio di farmaco deve essere deciso con il paziente. La decisione sul passaggio deve essere presa dal medico curante insieme al paziente, tenendo conto di eventuali linee guida sull'uso dei medicinali biologici.
- Deve seguire la terapia come prescritta
- Deve segnalare ogni effetto collaterale non atteso, compresa la mancata efficacia. Come fare?
La farmacovigilanza è alla base della sicurezza dei farmaci.
Parole chiave:
Farmaco biosimilare: Un medicinale biosimilare è un farmaco sviluppato in modo da essere "estremamente simile a un medicinale biologico esistente", ossia a un farmaco già approvato e utilizzato nell'UE (il cosiddetto "medicinale di riferimento").
Una volta che il medicinale di riferimento ha perso la copertura brevettuale e il suo periodo di esclusività è terminato, il medicinale biosimilare può essere immesso sul mercato.
Consenso informato: Il consiglio europeo ha messo a disposizione di medici e pazienti i testi informativi in 23 lingue comprese le indicazioni per la farmacovigilanza.
A cura di Avv. Paola M. Ferrari - www.studiolegaleferrari.it - www.legalcorner.it